La mostra cade nel cinquantenario della morte dell'artista (1° marzo 1958) ed è la prima retrospettiva a lui dedicata a Milano, città che si è sempre identificata maggiormente in Boccioni e quindi ha tenuto in minor conto la ricerca e l'originalità di Balla. Recenti studi hanno portato a nuove valutazioni, introducendo nuovi parametri di giudizio, sulla base dei quali l'opera di Balla appare di una modernità straordinaria, nella misura in cui non soggiace al filtro della storia ma rivendica un'immediatezza di segno e di soluzioni linguistiche affini alla sensibilità contemporanea.
200 opere illustrano il percorso artistico lungo il trentennio più importante della carriera dell'artista (1900-1929), dall'esperienza divisionista, declinata in moduli inediti e di estrema attualità, agli anni del futurismo, vissuti nella pluridisciplinarietà sperimentale.
La prima sezione, “divisionismo e visione fotografica”, presenta opere libere da componenti mistiche, spiritualiste e simboliste, opere con audacissimi tagli fotografici dell'immagine, con le pennellate divise (il polittico “Villa Borghese – Parco dei Daini), con pastello, biacca e carboncino su carta (i ritratti della madre e di Elisa alla finestra). I temi prediligono il mondo familiare, il documento sociale (“Lavorano, mangiano, ritornano” e il bozzetto “Fallimento”), la natura. “Affetti” è un'opera particolare per la forma a trittico, il tono familiare, il taglio fotografico e la pittura monocroma; è stata donata dalle figlie dell'artista Luce ed Elica Balla alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna nel 1984.
La seconda sezione, “analisi del movimento”, si apre con la celeberrima “Bambina che corre sul balcone”, icona della storica mostra di Palazzo Grassi sul Futurismo. Vengono analizzati la velocità meccanica, i ritmi del movimento organico, i vortici e le rotazioni celesti che documentano la sperimentazione, la ricerca e lo studio del movimento da parte dell'artista.
La terza sezione, “ricostruzione futurista dell'universo”, prende il nome dal manifesto che Balla e Depero firmarono nel 1915. Balla apre due ipotesi di ricerca: da un lato ogni oggetto va ripensato secondo i canoni formali del futurismo (“parolibere”, oggetti della vita quotidiana, moda, arte postale); dall'altro materiali diversi vengono assemblati sulla tela nei “complessi plastici”. Interessantissimo il giardino realizzato con i fiori futuristi.
La quarta sezione, “arte-azione futurista”, presenta opere legate alla fase patriottica della propaganda di guerra (“Le mani del popolo italiano” e “Forme Grido Viva l'Italia”) accanto ad opere ironiche e didattico-attivistiche (“Pessimismo e ottimismo”).
L'ultima sezione, “energie e sensazioni” parte dalla disillusione del pittore: il mondo meccanico e tecnologico è stato pesantemente compromesso con la guerra; Balla si interessa così allo scambio osmotico che producono l'essere umano e la natura (“Vortici della vita”, “Forza di luce estiva”).
L'allestimento è realizzato con pareti oblique di truciolato e teli bianchi di stoffa sul soffitto che creano ambienti lontanissimi da quelli, invero affiancati, in cui è esposto “Canova”.
Milano, Palazzo Reale, fino al 02 giugno 2008, aperta lunedì dalle 14,30 alle 19,30, da martedì a domenica dalle 9,30 alle 19,30, giovedì chiusura posticipata alle 22,30, ingresso euro 9,00, catalogo Skira, infoline 02.54917, sito internet www.mostraballa.it
200 opere illustrano il percorso artistico lungo il trentennio più importante della carriera dell'artista (1900-1929), dall'esperienza divisionista, declinata in moduli inediti e di estrema attualità, agli anni del futurismo, vissuti nella pluridisciplinarietà sperimentale.
La prima sezione, “divisionismo e visione fotografica”, presenta opere libere da componenti mistiche, spiritualiste e simboliste, opere con audacissimi tagli fotografici dell'immagine, con le pennellate divise (il polittico “Villa Borghese – Parco dei Daini), con pastello, biacca e carboncino su carta (i ritratti della madre e di Elisa alla finestra). I temi prediligono il mondo familiare, il documento sociale (“Lavorano, mangiano, ritornano” e il bozzetto “Fallimento”), la natura. “Affetti” è un'opera particolare per la forma a trittico, il tono familiare, il taglio fotografico e la pittura monocroma; è stata donata dalle figlie dell'artista Luce ed Elica Balla alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna nel 1984.
La seconda sezione, “analisi del movimento”, si apre con la celeberrima “Bambina che corre sul balcone”, icona della storica mostra di Palazzo Grassi sul Futurismo. Vengono analizzati la velocità meccanica, i ritmi del movimento organico, i vortici e le rotazioni celesti che documentano la sperimentazione, la ricerca e lo studio del movimento da parte dell'artista.
La terza sezione, “ricostruzione futurista dell'universo”, prende il nome dal manifesto che Balla e Depero firmarono nel 1915. Balla apre due ipotesi di ricerca: da un lato ogni oggetto va ripensato secondo i canoni formali del futurismo (“parolibere”, oggetti della vita quotidiana, moda, arte postale); dall'altro materiali diversi vengono assemblati sulla tela nei “complessi plastici”. Interessantissimo il giardino realizzato con i fiori futuristi.
La quarta sezione, “arte-azione futurista”, presenta opere legate alla fase patriottica della propaganda di guerra (“Le mani del popolo italiano” e “Forme Grido Viva l'Italia”) accanto ad opere ironiche e didattico-attivistiche (“Pessimismo e ottimismo”).
L'ultima sezione, “energie e sensazioni” parte dalla disillusione del pittore: il mondo meccanico e tecnologico è stato pesantemente compromesso con la guerra; Balla si interessa così allo scambio osmotico che producono l'essere umano e la natura (“Vortici della vita”, “Forza di luce estiva”).
L'allestimento è realizzato con pareti oblique di truciolato e teli bianchi di stoffa sul soffitto che creano ambienti lontanissimi da quelli, invero affiancati, in cui è esposto “Canova”.
Milano, Palazzo Reale, fino al 02 giugno 2008, aperta lunedì dalle 14,30 alle 19,30, da martedì a domenica dalle 9,30 alle 19,30, giovedì chiusura posticipata alle 22,30, ingresso euro 9,00, catalogo Skira, infoline 02.54917, sito internet www.mostraballa.it